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dango.
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Dall'articolo dell'Aspesi, postato da Laura, che condivido in pieno: CITAZIONEA questo punto risulta chiarissimo, e senza condizionali, che le parole dei vescovi alla vigilia delle elezioni erano un ordine cui non si poteva disubbidire. E i vincitori hanno subito risposto come dovevano, rassicurato le gerarchie, in cambio dell´appoggio alla vittoria: a questo punto, la morte della RU486, potrebbe anche preludere a una revisione della legge 194.
Farei attenzione a non sottovalutare questo punto perchè l'impressione dello scambio di favori (io stronco la Bonnino, tu stronchi la Ru) lo abbiamo avuto in tanti.
E quindi chissa' quali latri patti sotteranei sono passati...perchè in realtà qui non si parla solo della pillola abortiva ma dell'aborto in genere (tanto per cambiare).
Oltre a questo, sempre come sottolinea giustamente l'Aspesi, un bel modo per distogliere l'attenzione dal caso infame e infamante dei preti pedofili, di cui, guarda un po', non si parla quasi più.
E allora io lo ridico, per chi magari se lo è perso: un prete ha violentato anni fa 200 e dico 200 bambini sordi e il Papa nonchè le alte gerarchie ecclesiastiche ne erano al corrente e hanno nascosto il prete ed insabbiato il tutto per evitare lo scandalo.
E questo stesso stile lo hanno adottato in chissà quanti casi.....