Riforme Istituzionali

sara' la volta buona???????

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  1. Ireth74
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    Granata: riforme discusse in Parlamento e non a cena

    L'ex An vicino al presidente Fini: "Noi non ci facciamo mettere all'angolo. Se il Pdl si appiattisce sul carroccio è un errore"


    "Gli unici che hanno le carte in regola per guidare le riforme istituzionali sono Silvio Berlusconi, in quanto presidente del Consiglio e Gianfranco Fini, come presidente della Camera". Chiarissimo Fabio Granata, uomo di "certa fede" finiana. Che non ci sta a farsi mettere nell’angolo da nessuno. E che, facendosi forza dei tre anni da qui alle prossime elezioni, insiste sul confronto e sulla dialettica necessarie all’interno del Pdl. D’altra parte, sulla partita delle riforme, sembra giocarsi davvero il futuro degli equilibri interni al centrodestra e nessuno ci sta a rimanere indietro. Se la Lega rivendica il ruolo di timoniere, lo stesso Berlusconi vuole per sè la cabina di regia. D’altra parte, il Cavaliere e Bossi si considerano i veri e propri vincitori delle elezioni. Ma i finiani a rimanere fuori non ci stanno: "Noi abbiamo stravinto le elezioni, come Pdl. E Fini ha contribuito a questo risultato", spiega Granata. Sì, perché, "il problema non è che cosa fa la Lega, che può combattere qualsiasi battaglia. Il problema è come si pone il Pdl: se vuole appiattirsi sul Carroccio, noi diciamo che è un errore politico. E continueremo in Parlamento a portare avanti le nostre posizioni, a cominciare dai diritti civili e dai temi etici". Granata non commenta il retroscena pubblicato dal Riformista, e poi smentito da Palazzo Chigi, a proposito della cena tra Berlusconi e Bossi di martedì sera, secondo il quale Berlusconi avrebbe detto "non ho alcuna voglia di vedere Gianfranco. È lui il vero sconfitto delle elezioni regionali".

    Però ribadisce quello che Farefuturo, la fondazione vicina al Presidente della Camera ha scritto in un editoriale pubblicato lo stesso martedì, che si è attirato non poche polemiche: "Non moriremo leghisti". Perché "noi abbiamo un’altra cultura, un altro linguaggio. E serve un confronto al nostro interno, che deve passare per quello dei co-fondatori, Fini e Berlusconi". Intanto, per oggi FareFuturo ha organizzato un convegno sulla "quinta Repubblica francese". Come spiega il segretario della Fondazione, Urso, "il semipresidenzialismo francese, anche per quanto riguarda il peso del presidente della Repubblica e i suoi contrappesi di governo e parlamentari, rispecchia un sistema coalizionale e bipolare per molti versi simile a quello della realtà sociale e politica italiana. E’ comunque un modello di studio che non intendiamo certo imporre ma solo e giustamente proporre per discutere dentro il Pdl". Esplicita Granata: "Sulle riforme, alla fine, sono più o meno tutti d’accordo. Il punto dunque non è il merito, ma il metodo". E allora, "noi ricorderemo il fatto che le riforme si fanno in Parlamento e non in vertici o cene, a 2, 3 o 4, qualsiasi siano i componenti". In questo senso "come Presidente della Camera tocca a Fini il coordinamento delle riforme".

    Senza contare che "storicamente il tema del presidenzialismo appartiene alla destra storica, e quindi è proprio l’ex segretario di An il suo più antico sostenitore". Se Farefuturo si è esposta in prima persona, ieri è entrata in campo anche Generazione Italia, il nuovo think-tank di area finiana: il Pdl deve dettare l'agenda delle riforme, non solo quelle istituzionali ma anche della legge elettorale e della politica fiscale. Lo scrive il senatore del Pdl Giuseppe Valditara, in un editoriale. "Dalle prossime riforme istituzionali - scrive Valditara - usciranno gli equilibri politici della Terza Repubblica. Sono in gioco semipresidenzialismo, eliminazione del bicameralismo perfetto, riforma della legge elettorale, diminuzione del numero dei parlamentari, aggiustamenti all’art.117 della Costituzione in tema di riparto di competenze fra Stato e Regioni, riforma costituzionale della giustizia - con in primo luogo la riforma del Csm - e senza trascurare quella della Corte Costituzionale, riprendendo magari quanto già votato ai tempi della devolution".

    Da il Fatto Quotidiano dell'8 aprile
     
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14 replies since 7/4/2010, 22:25   119 views
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