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stemil.
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Klimt: che meravigliaaaaa . -
dango.
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Grazie Marina...conoscevo Klimt, amche se limitatamente alle sue opere più note, ovvero la Giuditta, Il Bacio e l'addirittura inflazionato, anche se sempre splendido, Albero della vita.
A giudicare dalla Gallery postata sono anche le più belle, sebbene le altre rendano forse meglio l'idea di rottura degli schemi rappresentata dall'Art Noveau...che poi è la vera novità anche per me dato che non sapevo che Klimt facesse parte del cosiddetto Liberty, uno stile che neppure io annovero fra i miei preferiti e del quale so ben poco, per cui ho fatto una ricerchina...:
Lo stile liberty ebbe il suo inizio nel 1890. Il nome deriva da quello di un negozio parigino, «l'Art Nouveau Bing», aperto nel 1895 da Siegfrid "Samuel" Bing, che sfoggiava alcuni oggetti dal design innovativo, ovvero di provenienza estremo-orientale, tra cui mobili, stoffe, tappeti e vari oggetti d'arte. Il movimento trae le sue origini dall'ideologia estetica anglosassone dalle Arts and Crafts, che aveva posto l'accento sulla libera creazione dell'artigiano, come unica alternativa alla meccanizzazione e alla produzione in serie di oggetti di dubbio valore estetico. L'Art Nouveau, rielaborando questi assunti, aprì la strada al moderno design e all'architettura moderna. Un punto importante per la diffusione di quest'arte fu l'Esposizione Universale del 1900, svoltasi a Parigi, nella quale il nuovo stile trionfò in ogni campo.
Il Liberty accomuna quegli artisti che si propongono di diffondere l'arte e la bellezza in tutti gli oggetti di consumo, fin nelle forme della produzione industriale. Si tratta di uno stile decorativo, che trovò espressione in un'ampia gamma di forme artistiche, dall'architettura al design di interni, alla grafica, dall'arte della lavorazione dei metalli e del vetro alla ceramica, dai disegni su stoffa, all'illustrazione di libri. In Francia, testimoni di questo stile che qui prese il nome di Art Nouveau sono le opere dell'architetto Hector Guimard, in particolare alcune esotiche stazioni del métro di Parigi (1898-1901), dell'artigiano del vetro Emile Gallé, del disegnatore di mobili Louis Majorelle e dell'illustratore Alphonse Mucha, oltre alle decorazioni degli interni di molti locali pubblici, come quelle del celebre ristorante Chez Maxim di Parigi. Negli Stati Uniti esponente di spicco dell'Art Nouveau fu Louis Comfort Tiffany, i cui vasi e paralumi di vetro colorato restano inconfondibili per le loro fantasie iridescenti. In Germania lo stile Liberty si afferma col nome di "Jugendstil" (stile giovane). Fece la sua comparsa come ornamento di libri, con fregi, frontespizi, capilettera, cornici realizzate a motivi floreali e vegetali. In seguito trovò spazio in ogni tipo di arredo, da tappezzerie e piastrelle, a manifesti, quadri , mobili. In Italia l'architettura Liberty vede il suo massimo esponente in Raimondo D'Aronco, a lui si devono i disegni per i padiglioni dell'Esposizione Universale di Torino del 1902, nei quali si uniscono elementi della Secessione austriaca con motivi di origine orientale. Fra Emile Gallé - Les Coprins le costruzioni ricordiamo la "Casa Castiglioni" a Milano, di Giuseppe Sommaruga, ritenuta la realizzazione che meglio esprime il Liberty italiano. Altro personaggio italiano di spicco in questo ambito è Adolfo Wildt. In lui il liberty non si risolve in esuberanza decorativa floreale, ma anzi, i un rigoroso stilismo. La linea sinuosa si fa acuta, le forme assottigliano e si allungano, il marmo viene levigato. In Austria il Liberty prende il nome di Secessionstil (Secessione) e raggiungere il suo apice nei dipinti di Gustav Klimt e nei mobili e progetti architettonici di Josef Hoffmann. In Spagna il Liberty assunse il nome e le caratteristiche estreme del modernismo ed ebbe il suo artista più originale in Antonio Gaudi.
Ho evidenziato i nomi per me più famosi e sono andata a cercarmi la Casa Castiglioni
a Milano in Corso Venezia:
Ma più che l'esterno, colpisce l'interno:
mai stata...anche perchè è Sede dell'Associazione Commercianti...poveretti, che postaccio.... -
dango.
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Restando in tema Liberty (ovvero Art Noveau)...parliamo di Louis Comfort Tiffany, nato come pittore ma poi passato alla lavorazione del vetro:
dalla wiki:
L. C. Tiffany era figlio di Charles Lewis Tiffany, co-fondatore della famosa società di gioielleria Tiffany & Co.. I suoi primi studi artistici furono di pittura
All'età di 24 anni si interessò alla fabbricazione di oggetti artistici in vetro e nel 1885 fondò una propria azienda vetraria, dove ideò un processo per la produzione di vetro opalescente che egli promuoveva, quando altri artisti ritenevano migliore il vetro trasparente.
Nel 1893 la sua azienda introdusse una nuova tecnica, Favrile, per realizzare per soffiatura a mano vasi e coppe. Altra attività principale era la produzione di vetrate a mosaico, ma la sua azienda progettava una gamma completa di elementi di arredo. Egli dedicò tutta la sua competenza alla decorazione della sua nuova casa a Laurelton Hall, sulla Oyster Bay a Long Island, completata nel 1904. La casa fu donata alla sua fondazione per gli studenti di arte assieme a 24,3 ha di terreno, ma venne distrutta da un incendio nel 1957.
Molti esempi del suo lavoro sono conservati al Metropolitan Museum of Art'di New York. Questa mostra presenta vetri colorati, mosaici murali in vetro, lampade da scrivania e vasi in vetro, e comprende un friso in vetro colorato raffigurante dei fiori di wisteria con delle colline sullo sfondo.
Un'unica sezione trasversale di vetrate di Tiffany si trova allo Smith Museum of Stained Glass di Chicago, dove possono essere viste a fianco di altri importanti stili di vetrate colorate. Sempre a Chicago si trova la più grande collezione esistente di vetrate tiffany nella loro collocazione originale. Si trovano alla Seconda chiesa Presbiteriana (vicino al distretto storico di Prairie Avenue).
Il Charles Hosmer Morse Museum of American Art, a Winter Park, in Florida, sostiene di ospitare la più completa collezione di opere di Tiffany. Molti oggetti provengono dalla sua residenza, Laurelton Hall; la collezione Morse è la più grande collezione rimanente di questi oggetti.
La Gallery:
(dal sito del metropolitan)
Le vetrate
I vasi
Le lampade
I gioielli
set scrivania
la casa di Tiffany
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marina.1.
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Le lampade Tiffany sono tra le poche espressioni del movimento che mi piacciono...insieme a qualche gioiello.... . -
dango.
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Concordo sui gioielli...con l'abbigliamento giusto, possono essere davvero belli.!!
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