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patna.
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Bimbo ucciso, arrestati madre e compagno «Raptus da cocaina»
E' terribile leggere notizie di questo genere - povero bambino. -
leon27.
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Denudato e picchiato in classe»
Indagata una maestra nel Ferrarese
E' accaduto in un asilo. L'insegnante ha presentato le dimissioni, la procura apre un'inchiesta
MILANO - Nudo, in mezzo alla classe, colpito dai compagni. Era questa la punizione riservata dalla maestra a un bambino di sei anni di un asilo di Ferrara, quando faceva i capricci. A riportare la vicenda è il sito Quotidiano.net, secondo il quale la piccola vittima è stata trasferita in un'altra scuola materna mentre l'insegnante sott'accusa ha rassegnato le dimissioni.
LA VICENDA - «Siamo sconvolti», dicono i genitori. «Non riusciamo a capacitarci - spiegano - di come questo possa essere avvenuto e ora vogliamo la verità». E’ stato il dirigente del circolo didattico a raccontare ai genitori quello che era successo. «Si è scusato con noi - spiegano - era mortificato, diceva di aver già parlato con quell’insegnante, la quale si era subito dimessa, e che aveva già provveduto ad avviare un procedimento nei suoi confronti. A raccontare quel che succedeva in classe per la prima volta sarebbe stato il migliore amico del bimbo; sua madre poi, dopo essersi confidata con altri genitori e avere ottenuto conferme, si sarebbe presentata dal dirigente. «Ora nostro figlio - riprendono i genitori - non vuole nemmeno più parlare con quel bambino perché forse, anche lui, era tra quelli costretti a colpirlo dall'insegnante». La procura minorile ha aperto un'inchiesta, la maestra è stata indagata per maltrattamenti verso fanciulli.
Redazione online. -
laura^.
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La roulette russa di un gruppo di ragazzini.
Tra i 14 e i 16 anni. Filmavano l'impresa per scaricare le immagini su YouTube
La Stradale li ha bloccati sulla A7 Milano-Genova, tra Bolzaneto
Un gioco folle: attraversare di corsa l'autostrada tra le auto in corsa e filmare l'impresa con un videofonino. Tredici ragazzini, tra i 14 e i 16 anni, hanno rischiato la vita sull'A7 Milano-Genova. Una gara d'audacia, una roulette russa interrotta in tempo dalla Polizia stradale che li ha bloccati dopo una rocambolesca fuga nei boschi.
"Non abbiamo fatto nulla di male", si sono giustificati quando infine sono stati bloccati. Ma ancora più inquietanti sono state le parole di alcuni genitori che li hanno difesi e quasi hanno accusato gli agenti di esagerare appena li hanno informati che avrebbero avvertito il Tribunale dei minori.
La sfida con la morte è iniziata alle cinque di pomeriggio. Per entrare in autostrada, il gruppetto ha divelto una recinzione che divide la scarpata dalla careggiata diretta verso Genova, in un rettilineo tra Bolzaneto e Rivarolo. Sui videofonini dei ragazzi, la polizia ha recuperato le immagini dell'impresa già pronte per essere scaricate su Youtube.
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marina.1.
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Se non avessero quel tipo di genitori, non sarebbero così come sono...
Lo dico sempre che i genitori sono la rovina dei figli...
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patna.
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Purtroppo Marina hai perfettamente ragione - sarebbe bello sapere cosa sarebbe successo se uno di questi "campioni" di furbizia fosse finito sotto una macchina - . -
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Sì, il problema sono senz'altro i genitori... ma i genitori, a loro volta, sono un problema dovuto ai loro genitori, nonni degli attuali bambini?
In parte sì, e in parte anche no: il problema vero, secondo me, è molto ampio e riguarda la nostra società in toto.
Non si può pensare che un'intera generazione, quella degli attuali genitori, sia composta da elementi riconglioniti ognuno per conto suo: c'è qualcosa che non va a livello generale.
E purtroppo la nuovissima generazione ne risente più di tutte quelle che l'hanno preceduta: le ultime passate, infatti, sono state vittime di un disagio per certi versi ancora più grande di quello vissuto dai ragazzini di oggi.
Ma c'è una cosa a distinguere la generazione attuale da tutte quelle che l'hanno preceduta, ed è l'assoluta inconsapevolezza del problema: i ragazzini di oggi non solo non hanno nulla da proporre, ma soprattutto non sanno nemmeno che ci sia qualcosa da distruggere.
Vivono nel sonno della coscienza, e questa è la cosa più pericolosa di tutte.. -
stemil.
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Loro non hanno nulla da proporre ma purtroppo la società di adulti che li circonda gli propone proprio poco a sua volta,un futuro incerto, il successo legato solo al denaro, l'apparire senza l'essere, una pletora di adulti fatti di parole senza sostanza, privi di autenticità e pertanto facili da eludere e non ascoltare.
Vie d'uscita non mi vengono in mente, io continuerò nel mio piccolo a cercare di dare qualcosa a questi ragazzi, cercare di offrire un esempio di equilibrio e serenità pur nell'assenza di denaro e forti emozioni... è tutto quello che posso fare.. niente di più...
IN bocca al lupo ai giovani.. e se proprio sono dementi: buon appetito al lupo... -
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Condivido pienamente la tua analisi, Stemil, e anch'io nel mio piccolo cerco di "salvare" quei pochi ragazzi che seguo da un futuro inconsistente e, in alcuni casi, addirittura tragico.
La cosa più importante, almeno per come la vedo io, è infondere innanzitutto la coscienza del valore di sè: tutti gli altri valori verranno dopo, mentre nulla arriverà finchè considerano se stessi dei vuoti involucri da imbellettare quanto più possibile per vendersi al miglior offerente.. -
dango.
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Concordo, ma per infondere valori servono degli esempi, serve vedere questi valori vivere nel quotidiano e il quotidiano ora non offre molto a chi non è già orientato per cercarli.
Vita dura per anche per voi insegnanti!!!.
