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Santoro lascia la rai
fa bene o fa male?
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laura^
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21/5/2010, 06:51
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laura^
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Bravo Michele!
«Trenta anni di battaglie non possono essere cancellati e il mio pubblico capirà - afferma il conduttore -. Gli unici ad avere sicuramente ragione sono gli spettatori, perché un programma come il nostro non crea partito, ma crea comunità in cui si investono passioni, dialoghi. La tv non è un frigo, è un'estensione del cervello, qualcosa che ci serve per interpretare la realtà. Se qualcosa ci viene tolto, lo spettatore si incazza. Un autore televisivo deve vedere dove vanno i gusti dei suoi spettatori ed è portato sempre a cambiare. Quando lui torna ecco che gli spettatori lo giudicano, e possono dire "ecco, valeva la pena, possiamo applaudire di nuovo"».
Santoro respinge l'accusa di essersi arreso a Berlusconi: «Non sono né stanco né provato, è stato scritto che mi sono arreso a Berlusconi ma non è così. Quale giornalista della Rai, di Repubblica o del Corriere della Sera avrebbe mandato in onda una puntata con Patrizia D'Addario con una diffida arrivata dieci minuti prima sul suo tavolo?«.
E sempre su Annozero: «La Rai ha realizzato grandissimi profitti, cosa succedeva mentre la Rai incassava questi profitti? Contratti bloccati, punizioni, regole e regolamenti». Infine il giornalista ha attaccato Bruno Vespa (che ha commentato: «Essere perseguitati è un affare»): «Stiamo prendendo lezioni da tutti, prendiamo lezioni perfino da Bruno Vespa. Ora, che Bruno Vespa possa fare lezioni di morale e di contratti a noi, lui che viene pagato come l'ultimo Oscar da protagonista per fare un programma in crisi, be' questo è veramente troppo...».
corriere.it
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61 replies since 18/5/2010, 20:37
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