Laura Antonelli e la pensione minima

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  1. dango
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    Ho trovato quest'articolo su Rep e ve lo posto perchè mi ha fatto una certa impressione:


    LA LETTERA
    Laura Antonelli: dimenticatemi
    "Voglio solo vivere serena"
    L'attrice ringrazia per "l'interessamento" del collega Lino Banfi e l'apertura del ministro Sandro Bondi ad avviare la procedura per il riconoscimento della legge Bacchelli. Ma chiede silenzio


    ROMA - Vuole restare nell'ombra, cancellare i brutti ricordi, restare viva solo nelle pellicole che l'hanno resa famosa, facendola diventare un sogno, malizioso, una fantasia italiana. Laura Antonelli ringrazia dalla sua casa di Ladispoli, lo fa attraverso il suo avvocato. Non vuole aiuto, non vuole attenzioni, non vuole, più, sguardi addosso. Anche se benevoli. "Ringrazio Lino Banfi e tutti coloro che si stanno preoccupando di me. Mi farebbe piacere vivere in modo più sereno e dignitoso anche se a me la vita terrena non interessa più. Vorrei essere dimenticata". Questa la risposta diffusa dal suo legale, Lorenzo Contrada, all'appello del collega Lino Banfi e all'apertura del ministro Sandro Bondi per avviare la procedura per il riconoscimento della legge Bacchelli.

    L'attrice non ha voglia di niente. Le basta essere dimenticata, cercare di vivere il più serena possibile. E senza guardare la televisione che, come ha detto, non vede da più di vent'anni ormai. Nella lettera aperta sulla pagine del Corriere della Sera, Lino Banfi si era rivolto al ministro dei beni Culturali Sandro Bondi chiedendo aiuto per lei, sua amica da molti anni. "Salviamo Laura Antonelli", aveva chiesto raccontando di un incontro con l'attrice in cui gli aveva confessato, disperata, di vivere grazie a una pensione di 510 euro al mese, con i doni della parrocchia e di qualche benefattore. Una vita fatta di giornate passate a pregare.

    "So che esiste una legge già esecutiva, dopo il caso Randone - ha scritto Banfi -. Mi hanno detto anche che Isabella Biagini è nelle stesse condizioni. Queste persone hanno rappresentato una parte della storia del cinema e della televisione che tutti abbiamo gradito. Hanno lavorato in questa nazionehanno guadagnato, hanno pagato le tasse. E' giusto funire così?". Oltre che al ministro Bondi, Banfi si è appellato anche al presidente del Consiglio Berlusconi ("Caro Silvio, per quel poco che credo di conoscerti sono certo che farai qualcosa").

    Dal ministero era arrivata una rapida risposta. "Sarà avviata al più presto - si legge in una nota - la richiesta della procedura per il riconoscimento della legge Bacchelli a favore di Laura Antonelli". Ma lei dopo poche ore si è limitata a ringraziare. Attualmente l'ex protagonista di film come "Malizia", girato da Salvatore Samperi
    nel 1973, percepisce una pensione di circa 510 euro. "Avere maggior sicurezza - aggiunge però tramite l'avvocato che l'ha seguita nelle sue più recenti vicende giudiziarie - mi aiuterebbe ad affrontare meglio le attuali difficoltà". Laura Antonelli vive a Ladispoli, ascolta solo Radio Maria e vive in stretto 'senso spirituale'. "Non posso che essere soddisfatto - ha dichiarato l'avvocato Contrada - se Laura riesce ad avere un aiuto che le consenta di vivere meglio. Fa piacere che ci siano delle persone che si occupino di lei, perché è sola".

    La legge Bacchelli, la 440 del 1985 varata dal parlamento l'8 agosto del 1985, prevede l'assegnazione di un assegno straordinario vitalizio a tutte le persone che, nel corso della loro carriera, si sono distinte nel mondo della cultura, dell'arte, dello spettacolo e dello sport, ma che versano in situazioni di indigenza. La legge prende il nome dallo scrittore Riccardo Bacchelli che, per primo, ne ha tratto beneficio. Tra le personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che ne hanno beneficiato la scrittrice Anna Maria Ortese, Gavino Ledda, la poetessa Alda Merini, i cantanti Umberto Bindi, Ernesto Bonino e Joe Sentieri, le attrici Alida Valli e Tina Lattanzi, il pugile Duilio Loi, l'attore Salvo Randone. Della legge ha goduto anche la prima annunciatrice della Rai, Fulvia Colombo, l'eroe di guerra Giorgio Perlasca e il poeta di Andreis, in provincia di Pordenone, Federico Tavan.
     
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  2. stemil
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    non so... non saprei qui vedo i vecchi che rovistano nei cassonetti al mercato (fortunatamente capita ogni tanto non spesso) e non sono zingari... Certo non avevano le tette della Antonelli ma non vedo perchè preoccuparsi tanto di lei e non di tanti altri meno fortunati da giovani ...
    come dice un mio amico sono diventata cinica e senza cuore...
     
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  3. patna
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    No non sei cinica è che come capita a tanti - non ami le ingiustizie - e queste lo sono -
     
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2 replies since 3/6/2010, 19:07   223 views
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