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laura^.
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ANDREA CAMILLERI
Nato a Porto Empedocle (Agrigento) nel 1925 , Andrea Camilleri vive da anni a Roma.
Regista, autore teatrale e televisivo,ha scritto saggi sullo spettacolo. Sin dal '49 lavora come regista e sceneggiatore; in queste vesti ha legato il suo nome alle piu' note produzioni poliziesche della tv italiana: quelle che avevano come protagonisti il tenente Sheridan e il commissario Maigret. Col passare degli anni ha affiancato a questa attivita' quella di scrittore; e' stato autore infatti di importanti romanzi di ambientazione siciliana nati dai suoi personali studi sulla storia dell'isola. Il grande successo e' poi arrivato con l'invenzione del Commissario Montalbano, protagonista di romanzi che non abbandonano mai le ambientazioni e le atmosfere siciliane e che non fanno alcuna concessione a motivazioni commerciali o a uno stile di piu' facile lettura.
Del 1978 è l'esordio nella narrativa con "Il corso delle cose" (Lalli), pubblicato gratis presso un editore "a pagamento" con l'impegno di citare l'editore stesso nei titoli dello sceneggiato TV tratto dal libro, "La mano sugli occhi"; il libro però non viene notato praticamente da nessuno.
Nel 1980 esce da Garzanti "Un filo di fumo" (riedito poi, come il primo, da Sellerio), primo di una serie di romanzi ambientati nell'immaginaria cittadina siciliana di Vigàta a cavallo fra la fine dell''800 e l'inizio del '900.
Ma è nel 1992, con l'apparizione (sempre da Sellerio, che pubblica la gran parte delle sue opere) de "La stagione della caccia", che Camilleri diventa un autore di grande successo: i suoi libri, ristampati più volte, vendono ora mediamente intorno alle 60 mila copie.
Oltre alle opere ambientate nella Vigàta di un tempo, dal "Birraio di Preston" (1995) -il libro ai suoi tempi più venduto con quasi 70 mila copie- a "La concessione del telefono" (1999), ci sono i gialli della Vigàta odierna del Commissario Montalbano, con l'invenzione del quale arriva il grande successo.
Montalbano è il protagonista di romanzi (il primo è "La forma dell'acqua", del 1994) e racconti che non abbandonano mai le ambientazioni e le atmosfere siciliane e che non presentano alcuna concessione a motivazioni commerciali o a uno stile di più facile lettura. Da anni ormai le indagini del sarcastico Commissario, nonchè le atmosfere e il divertente e azzeccato linguaggio italo-siculo dei romanzi e dei personaggi di Camilleri, affascinano migliaia di lettori.
Nei suoi romanzi l'intreccio poliziesco e' fondamentale, ma in fondo è solo il pretesto per la creazione dei personaggi. L'aspetto e il carattere di questi è la parte del lavoro di creazione che Camilleri privilegia. I protagonisti delle sue storie sono spesso infatti molto divertenti ed ironici; ma anche molto malinconici, e questo vale in misura maggiore per il Commissario Montalbano.
I romanzi più fortunati di Camilleri hanno per protagonista il commissario Salvo Montalbano; finora sono sette, tutti pubblicati dall’editore Sellerio di Palermo[2]:
La forma dell’acqua (1994)
Il cane di terracotta (1996)
Il ladro di merendine (1996)
La voce del violino (1997; premio Flaiano nel 1998)
La gita a Tindari (2000)
L'odore della notte (2001)
Il giro di boa (2003)
Vi sono inoltre tre raccolte di racconti:
Un mese con Montalbano (Mondadori, 1998)
Gli arancini di Montalbano (Mondadori, 1999)
La paura di Montalbano (Mondadori, 2002).
L'idea di scrivere un giallo nacque in Camilleri fra il 1992 e il 1993:
"La nascita del commissario Montalbano è del tutto casuale...Feci una scommessa con me stesso: 'Ma tu sei capace di scrivere un romanzo dalla A alla Z come Dio comanda... trecento pagine o quelle che sono, e poi la fine?'
Allora cominciai a ragionare su che cosa potesse aiutarmi, a ricercare una gabbia. Ricordavo che Sciascia aveva scritto: 'Il romanzo giallo in fondo è la migliore gabbia dentro alla quale uno scrittore possa mettersi, perché ci sono delle regole, per esempio che non puoi barare sul rapporto logico, temporale, spaziale del racconto'. Sicché mi sono provato a scrivere un romanzo giallo - La forma dell'acqua - come una sorta di pensum, di compito che mi ero dato, perché avevo tra le mani Il birraio di Preston del quale non riuscivo a calibrare la struttura. Sono sempre stato un grande lettore di gialli. Il mio primo Simenon l'ho letto che avevo sette anni e mezzo. Contemporaneamente, la lettura di un romanzo di Vazquez Montálban Il pianista - che non ha nulla a che fare con i suoi Pepe Carvalho - mi aveva suggerito una strada possibile per strutturare Il birraio di Preston. Io rimasi grato a questo autore spagnolo che non conoscevo e decisi di chiamare il commissario, del quale stavo scrivendo questa prima avventura, Montalbano, che è anche un cognome siciliano diffusissimo. Così pigliavo due piccioni con una fava: pagavo un certo debito a Montálban e nello stesso tempo davo un nome siciliano preciso a questo commissario. Scrissi La forma dell'acqua: venne pubblicato, ebbe successo... ".
La scelta del nome del commissario rappresenta dunque un omaggio nei confronti dello scrittore Manuel Vazquez Montalban, di cui Camilleri è poi diventato amico. Però, "nonostante Montalbano (nel Cane di terracotta e ne La gita a Tindari) si presenti come un affezionato lettore dei romanzi che hanno come protagonista l'investigatore privato Pepe Carvalho, i due personaggi appaiono diversi, anche in quegli aspetti del carattere che sembrerebbero accomunarli, primo fra tutti la passione per la buona cucina. Montalbano, che non cucina, ama i piatti tipici della sua terra, dalla pasta 'ncasciata alle triglie di scoglio, preparati con cura ma anche con semplicità; Carvalho, raffinato cuoco conoscitore dei trucchi del mestiere ed impeccabile intenditore di vini, apprezza piatti raffinatissimi, preparati con una maniacale attenzione alle dosi e agli intrecci di sapori e gustati con sensualità".
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dango.
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CITAZIONE (laura^ @ 5/3/2008, 10:35)Mi sono presa la FORMA DELL'ACQUA.
Sbaglio o dietro l'ironia si cela una forte critica sociale?
In molti testi di Camilleri dietro l'ironia c'è un messaggio critico verso la corruzione di certe istituzioni, verso i maneggi, verso certa politica ed anche verso certo perbenismo...
Se ricordo bene il testo (il primo Camilleri che ho letto... ), i protagonisti appartengono alla classica famiglia tanto "bene" quanto in realtà corrotta moralmente e incline tanto al cinismo quanto appunto al perbenismo.
Cmq attendo di sentire il tuo parere quando l'hai letto!!!. -
laura^.
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CITAZIONE (dango @ 5/3/2008, 13:31)i protagonisti appartengono alla classica famiglia tanto "bene"
Cmq attendo di sentire il tuo parere quando l'hai letto!!!
Si la famigliola Luparello ....da brivido stasera penso di finirlo! ( se non crollo sul divano....). -
laura^.
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Finito!
Mi e' piaciuto assai
Innanzitutto il linguaggio :
ammazzatina x omicidio
azzuffatina x maga rissa in un mercato
si mise a tambisare x riordinare la casa
da un tocco di leggerezza, non so spiegarmi bene insomma: scorre che e' una bellezza.
Bella la trama gialla, la descizione dei luoghi e la psicologia piuttosto contorta dei personaggi e poi
Livia,fidanzata di Montalbano, e' di Genova esattamente lei abita a boccadasse quindi qui:
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ErTigre.
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CITAZIONE (laura^ @ 7/3/2008, 11:49)Finito!
Mi e' piaciuto assai
La Forma dell'acqua, il primo Camilleri su Montalbano, pur tra tanti bei romanzi sull'ormai famoso Commissario, resta per me il migliore, capolavaro assoluto.. -
dango.
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In un certo senso concordo com Mario: la forma dell'acqua è il primo Camilleri che ho letto, quindi una sorta di primo amore che non si scorda mai... Ricordo ancora l'iniziale senso di stordimento dovuto alla lettura della prima pagina e poi, quasi immediata, la consapevolezza che non solo comprendevo perfettamente, ma anche che il linguaggio mi guidava sempre più addentro alle vicende vigatesi ed ai suoi personaggi. E il sorriso che si allargava sul mio volto scoprendo modalità espressive passo dopo passo (un piede leva e l'altro metti ) che facevano da perfetta cornice linguistica alle sciarratine con Livia, ai "deliri" di Catarella, alle ammazzatine locali, alle fimmine di Mimi' e al sottile umorismo nonchè all'intuito di Salvo.
E quindi, se ritorno con la mente, ma anche con le emozioni, a quel primo irripetibile momento, tendo anch'io a dire che il suo primo libro è anche il suo miglior libro. Ma forse è il ricordo che parla per me.... -
ErTigre.
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CITAZIONE (dango @ 7/3/2008, 13:40)In un certo senso concordo com Mario: la forma dell'acqua è il primo Camilleri che ho letto (....) che facevano da perfetta cornice linguistica alle sciarratine con Livia, ai "deliri" di Catarella
Ma cera già Catarella ne "La Forma dell'Acqua"? A me mi sembra che ancora non c'era, Laura che l'ha letto ora può levare questo dubbio
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patna.
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Catarella c'era - . -
laura^.
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No manca Catarella e anche Augello si "presenta" al pubblico alla fine del romanzo. In una telefonata dice a Montalbano che puo' partire tranquillo perche' lui riprendera' servizio come stabilito.
Montalbano a a che fare con Fazio e Jacomuzzi!. -
ErTigre.
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CITAZIONE (laura^ @ 8/3/2008, 09:22)No manca Catarella e anche Augello si "presenta" al pubblico alla fine del romanzo. In una telefonata dice a Montalbano che puo' partire tranquillo perche' lui riprendera' servizio come stabilito.
Montalbano a a che fare con Fazio e Jacomuzzi!
Se non erro appare in uno dei romanzi successivi, frutto, dirà Montalbano, di uno di quei spostamenti forzti che spesso avvenivano dall'alto in quelle zone.
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laura^.
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Ho deciso di leggerli tutti. Poi vi dico il titolo del romanzo in cui entra . -
dango.
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Bravo Mario...complimenti per la memoria!!! La verità è che Catarella è un tale "punto fermo" dei libri di Camilleri che l'ho collocato anche nel suo primo romanzo automaticamente... . -
patna.
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Devo andare a rileggerlo - . -
laura^.
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Il secondo romanzo con Montalbano protagonista e'
IL CANE DI TERRACOTTA
ed e' qui che entra in scena "pirsonalmente di pirsona"
AGATINO CATARELLA che si ostina a voler parlare il 'taliano.....
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ErTigre.
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CITAZIONE (laura^ @ 11/3/2008, 11:33)ed e' qui che entra in scena "pirsonalmente di pirsona"
AGATINO CATARELLA che si ostina a voler parlare il 'taliano.....
Ma se trovano un catafero sulla strada... tocca a noi andare o alla stradale ?.