POVIA - CANTA CONTRO I GAY

Cosa pensi dell'omosessualità

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  1. patna
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    Povia porta a Sanremo una canzone contro l'omosessualità - in un momento in cui la chiesa condanna i rapporti gay - Le dichiarazioni del Papa contro il transgenderismo e contro la depenalizzazione dell'omosessualità nel mondo - lasciate perdere nei giorni scorsi - ora tornano nuovamente alla ribalta - anche grazie alle dichiarazioni del cantante:

    Povia dice da tempo, ben prima di questa canzone, che l’omosessualità è una scelta che va cambiata, ci insulta e usa la sua capacità mediatica per avvalorare le tesi di chi vorrebbe far credere che siccome l’omosessualità è una specie di malattia, non si possono concedere diritti agli omosessuali che siano uguali a quelli di tutti gli altri.

    Purtroppo la canzone di Povia entra in questo circolo vizioso che sta insozzando il dibattito politico italiano e ha poco a che fare con la musica e molto con l'arrembaggio delle peggiori forze conservatrici e clericali che tentano di arrivare al grande pubblico con il Festival di Sanremo. (di Marco Volante)

    Tu cosa pensi degli omosessuali ? Delle unioni civili tra persone dello stesso sesso ? Delle adozioni per le coppie gay ? Ritieni che sia giusto che possano anche loro avere riconosciuti questi diritti oppure pensi che "sono malati - e non si possono concedere diritti agli omosessuali che siano uguali a quelli di tutti gli altri ???"


     
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  2. Fenice_22
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    L'esser omosessuali non è una malattia, ma un fatto genetico...e questo non lo dico io ma la scienza..
    La genetica sostiene che il sesso del nascituro è decisa da il Fattore Determinante Testicolare codificato da un gene (piu precisamente locus ) che si trova nel cromosoma Y .
    Questo Fattore Determinante Testicolare nel momento in cui si attiva permette di dar vita ad un feto maschio o femmina. L'attivazione di questo Fattore Determinante Testicolare non si ha ad inizio gravidanza...infatti tutti noi per i primi giorni siamo tutte femmine:)
    Per poi non dimenticare i soggetti che passiedono caratteristiche femminili; ovvero quei maschi con la ghiandola mammaria più sviluppata rispetto a come dovrebbe esser nell'uomo ( in cui non è sviluppata per nulla).
    Credo che il mondo della genetica sia immenso e non accessibile a tutti...per 2 motivi:
    -sia perchè è molto complesso;
    -sia perchè ci permette di scopire cose che non a tutti fa piacere capire...come scoprire che l'omosessualità non è una malattia e che gli omosessuali son proprio come gli eteresessuali..ne piu ne meno.Accettare questo per molte persone sembra risulti difficile se non impossibile.
    Per questo la genetica non è per tutti, ma genetica a parte, credo che sia poco intelligente a priori.

    La genetica ci permette, ci ha permesso e ci permetterà ancora, di scoprire cose impensabili, malattie rare,ma credo che l'omosessualità non possa rientrare in quest'ultima..

    L'omosessualità non è una malattia e quindi non ha senso dire che da essa si possa guarire. A chi sostiene queste cose consiglio di seguire il mio corso di genetica..non è per scienziati e vengono insegnate le cose basilari, ma è sufficiente per capire che l'omosessualità NON è UNA MALATTIA!!!
     
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  3. stemil
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    concordo con te.
    per quel che concerne l'adozione avrei delle riserve.
    per tutto il resto è la loro vita privata basta.
     
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  4. bross5
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    concordo in pieno su tutto ciò che ha detto Lara, ma non condivido il fatto che possano adottare dei bambini sul resto sono liberi di fare ciò che vogliono ed è anche giusto che venga loro riconosciuto il diritto che in caso di malattia si possano assistere oppure prendere delle decisioni l'uno per l'altro.
     
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  5. Cettinina
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    Concordo con tutto quello che ha detto Lara, sono convinta che tutti hanno il diritto di vivere la propria vita ...............ma non condivido l'adozione, cosa racconti ai bambini quando sono grandi?..........la nostra società è molto bigotta!!!!!!!!!!!! molti quando incontrano una coppia bianca con bambini di colore li guardano come se fossero marziani...........


    e comunque la scelta di Bonolis e company di portare Povia al festival di Sanremo con questa canzone ( con tutto il rispetto per il testo)sia un modo per fare pubblicità al festival..........riempiremo pagine di giornale....e tra qualche settimana Vespa e Mentana porteranno i vari esperti nei loro salotti..........e parleranno di tutto e di più.........invitando qualche personaggio vip omosessuale che tutti amano e stimano (mentre magari il nostro vicino di casa lo guardiamo con occhi diversi)
     
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  6. laura^
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    vicenda SanRemo:
    da sempre considero Bonolis un falso opportunista e credo che lui abbia scelto la canzone di Povia in maniera "calcolata". Sapeva che se ne sarebbe disgusso e quindi con la logica del <purche' se ne parli> ha dato il "la" alla polemica....e come dice Cettina tutti tv e giornali inizieranno a parlarne...

    Ecco Povia da un'intervista a Panorama:

    E Povia “Perché, ci sono ragazzini gay? Gay non si nasce. Lo si diventa in base a chi frequenti, a quello che ti insegnano da piccolo. Come quei bambini che mamma e papà picchiano e loro per perversione vogliono essere picchiati. Ma se lei mi vuole bene, non la scriva questa cosa. Non scriva che l'ho detto, perché non è normale avere queste idee. Anche se ognuno è libero di pensarla come vuole. Comunque io so quello che dico. Anch'io ho avuto una fase gay. E’ stato quando avevo 18 anni. È durata sette mesi, poi l'ho superata. E ho anche convertito due miei amici che credevano di essere gay e invece adesso sono sposati e hanno anche dei figli”

    io la penso come Lara ma ...molti pero' la pensano come Povia......cioe' che ci sia una "fase gay" e che poi si possa guarire altri pensano semplicemente che i gay siano dei pervertiti...altri fanno quelli di larghe vedute ma poi escono fuori con frasi del tipo "meglio fascista che frocio"....

    sulle adozioni....... so che la UE ha sentenziato questa possibilita' e visto che gia' oggi ci siano famiglie con genitori dello stesso sesso che sono diventati genitori andando all'estero e facendo inseminazioni artificiali credo che anche questa porta non debba essere preclusa.
    Pensando al bimbo.
    Se la coppia in questione e ' ben integrata nella societa', ha familiari e amici alle spalle significa che un bimbo passerebbe da un istituto ad una dimensione familiare con nonni, zii, cugini. Tuttavia credo che non si vverera' mai.
    Il fatto e' che in Italia avere bimbi in adozione e' difficilissimo anche per coppie "normali" sposate figuriamoci per i gay che non hanno neppure il diritto a contrarre un matrimonio civile....

    Edited by laura^ - 5/1/2009, 17:10
     
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  7. dango
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    Solo un paio di considerazioni:
    - non vedo proprio cosa abbia a che vedere San Remo con una canzone di tal fatta. San Remo è praticamente un'istituzione per famiglie, va avanti da un secolo, sempre con gli stessi schemi e si configura come il tipico prodotto "per il sabato sera familiare"; se ora vogliono dargli contenuti di rottura (non solo di scatole), credo siano altri i cambiamenti da apportare.
    Sotto la voce "diritto di dire cio' che ci pensa in tv", sono stati fucilati personaggi di ben altra portata...adesso il principio varrebbe per un Povia proprio a San Remo????!!!!
    - per quanto concerne la materia del contendere ovvio che non considero l'omossesualità ne' una malattia ne' una perversione, semplicemente un altro modo di vivere la sessualità...perversione è ben altro: sono gli stupratori, i sadici, gli sfruttatori e, massimo dei massimi, i pedofili.
    Ma vedo che la battaglia per il riconoscimento dei loro diritti è ben difficile dovunque, tuttavia ho appena trovato in rete una notizia (sul sito il cannocchiale) che vi posto cosi' come è...:

    La notizia è di quelle da leccarsi le orecchie: il team di transizione al potere Obama-Biden ha pubblicato sul sito change.gov il programma che la nuova presidenza pensa di attuare a partire dal prossimo 20 gennaio, quando si sarà insediata. Obama e Biden sono in favore dell'introduzione di un nuovo istituto per le coppie dello stesso sesso: quello delle unioni civili federali, con gli stessi diritti derivanti dal tradizionale matrimonio, incluso dunque il diritto all'adozione di figli. La nuova presidenza pensa inoltre di abrogare il DOMA (Defense of Marriage Act, la legge che stabilisce che il matrimonio è solo eterosessuale) e di opporsi al bando costituzionale sul matrimonio gay.

    E' in assoluto il programma più avanzato mai presentato da una presidenza statunitense in favore dei diritti GLBT. Badate che lo stabilire un istituto federale di questo tipo significa saltare in una botta sola a piè pari tutti i bandi a livello statale approvati in decine di Stati per lo più Repubblicani. QUESTA E' una rivoluzione.

     
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  8. marina.1
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    Condivido in pieno quello già detto, in particolare da Daniela. L'omosessualità non può assolutamente essere considerata una malattia, che poi abbia origini genetiche, culturali o pdsicologiche...poco importa. L'importante è che la persona si accetti in quanto tale e che la società non la discrimini.
    Quanti fingono con se stessi un'eterosessualità inesistente...non si immagina neppure!
    Ci sono famiglie aperte che hanno accettato che il proprio padre affermasse la sua omosessiualità (li conosco di persona) mantenendo ottimi rapporti e senza falsi ed ottusi moralismi; ci sono famiglie stupide che costringono i figli a mentire o a vivere in lotta con se stessi per tutta la vita...
    Per me ognuno è libero di stare con chi vuole, l'importante è che l''altro sia maturo e consenziente naturalmente...
    Scontata la mia approvazione che riconosca le coppie di fatto, ma con Ratzinger imperante...la vedo dura per etero ed omo...
    Per i figli sarei portata a dire di sì, l'importante è che la coppia sia stabile, ma in Italia la vedo dura... Ci vorranno ancora decenni!
     
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  9. bross5
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    purtroppo in Italia c'è ancora tanto falso moralismo tutti hanno vedute molto aperte, conosco gente che era molto ben disposta verso i gay ma quando poi si è trovata di fronte alla realtà di avere un figlio inaspettamente gay tutte le belle idee che c'erano si sono andate a far benedire e hanno preferito che il figlio andasse a lavorare dall'altra parte del contenente e hanno riunciato a delle amicizie pur di non confessare la "vergogna" di ritrovarsi un figlio gay.
     
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  10. akenatona
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    Non conosco famiglie che hanno figli gay e non conosco persone omosessuali ma ritengo che ognuno è libero di vivere la propria vita come vuole e penso che la legge debba tutelare e riconoscere queste unioni che spesso sono molto più forti di quelle eterosessuali, per me si dovrebbe permettere a queste coppie di sposarsi civilmente e se lo desiderano avere dei figli in adozione o non perchè i bambini sono in grado di capire molto più degli adulti e non hanno i loro pregiudizzi.
    Ma penso che tutto questo è pura utopia perchè noi siamo ancora troppo bacchettoni e prima di "emanciparci", passeranno molti decenni!
     
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  11. patna
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    La cosa veramente triste è che sta diventando una vera e propria caccia alle streghe - vengono trattati alla stregua di eretici - di malati - e non vogliono accettare il fatto che sono persone più che normali con le loro giuste esigenze - che non vogliono nulla di più degli altri - chiedono solo un pò di rispetto !!!

    Non capisco le affermazioni roboanti di chi dichiara - vedi Povia - ero omosessuale e sono guarito - l'omosessualità non è una malattia - e non è un peccato - è un modo di essere come io sono una donna -

    Comunque spero vivamente che la sua canzone venga bocciata subito - e lui ignorato da tutti perchè non si può creare un successo sulle altrui sofferenze e sull'ingiustizia !!!

     
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  12. bross5
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    anche Lippi a proposito dei gay

    Lippi: «Gay nel calcio? Mai visto uno»

    «In 40 anni di attività mai incontrati, ma non li escluderei per questo dalla Nazionale»

    Marcello Lippi a tutto campo. Dalla politica al suo futuro, dall'omosessualità nel calcio alla sua amicizia con gli Agnelli e Moggi. Il ct della Nazionale ha concesso un'intervista a «KlausCondicio» di Klaus Davi in onda su YouTube. Non si risparmia, Lippi. E parte con un argomento forte: «Onestamente credo che tra i calciatori di gay non ce ne siano. In quarant'anni non ne ho mai conosciuti, né nessuno che ha lavorato con me in tutto questo tempo e in tante squadre me ne ha mai raccontato. Penso, piuttosto, che ci possa essere qualcuno che abbia qualche tendenza, ma che non vada in giro a fare proposte o a mettere i manifesti. Questo vuol dire non vivere alla luce del sole la propria omosessualità. Credo che al mondo esista una sola razza, quella umana. Per questo non escluderei un gay, come un nero, dalla Nazionale. Penso, tuttavia, che sarebbe difficile, per come siamo fatti noi calciatori, che un giocatore omosessuale possa vivere la sua professione in maniera naturale. Quando alleno, non mi piace fare il padre o assillare. Sono una guida tecnica, ma ci tengo che i calciatori sappiano che, se c'è qualcosa che vogliono confidarmi, io sono a loro disposizione. Se qualcuno mi confessasse di essere gay, gli direi di vivere a pieno questa realtà e, con intelligenza, di non farsi condizionare e di non modificare i suoi atteggiamenti con i compagni. Per finire, gli suggerirei di essere ligio alla sua professione e di fare ciò che vuole nella sua vita privata». Aveva fatto scalpore l'intervista ad un calciatore gay gigolo per altri calciatori...«Le pare credibile che un calciatore famoso, magari sposato, che gioca a livello internazionale, possa pagare altri calciatori per fare festini omosex? Penso che siamo in un periodo di pentiti. Ogni tanto viene fuori qualche pettegolezzo, ma poi ci si rende conto che a parlare sono persone con qualche problema da risolvere, che si inventano qualcosa semplicemente per attirare attenzione. Era già successo con Calciopoli. Si parte da alcune verità e poi vi si raccontano sopra delle favole». Parole che scatenano subito la reazione dell'Arcigay che definisce quelle di Lippi sugli omosessuali nel calcio « frasi ridicole», perché «non vede, non sente e non parla e fa come le tre scimmiette».

     
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  13. Tasbuno
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    Ho lanciato la proposta per questo argomento e non ho ancora trovato il tempo e la tranquillità che desidero per lasciare il mio commento.
    Scrivo ora qualcosa riservandomi presto (spero) il tempo per commentare ulteriormente.

    Mi piacerebbe però poter leggere il testo della canzone di Povia prima di commentare, perché magari poi va a finire che hanno montato un caso sul sentito dire. Magari qualcuno ha travisato alcune parole o le ha interpretate a proprio piacimento.
    Per ora dò per scontato che nel testo si faccia riferimento a qualcuno che sia "guarito" dall'essere omosessuale e che sia diventato felicemente eterosessuale.
    Questo presunto fatto ha fatto scatenare la rabbia delle categorie di omosessuali con addirittura minacce di morte.
    Ecco questa cosa già a me fa imbestialire!! Io non capisco perché se un gay dà del "malato" a un eterosessuale questi si fa una risata, il contrario debba scatenare odio, rabbia e minacce di morte!
    Se uno si incazza vuol dire che ti hanno detto la verità, altrimenti ti faresti una risata pure tu! O no?
    Qui non si tratta di offendere o insultare o usare violenza, si tratta di esprimere pacatamente il proprio pensiero. E se esprimendo pacatamente il proprio pensiero uno ti minaccia di morte vuol dire che sei veramente malato! Che sei da rinchiudere!
    Se dico che per me i gay hanno qualche rotella svitata nel cervello non vuol mica dire che li odio. E' ovvio che un eterosessuale ritenga "normali" gli eterosessuali e "anormali" i gay, come parimenti è ovvio che un gay ritenga "normali" gli omosessuali e "anormali" gli eterosessuali. Poi si va comunque tutti d'amore e d'accordo, non è che se uno è gay bisogna escluderlo. Però non si può essere ipocriti.

    Siccome Povia dice che un suo amico è guarito allora qualcuno ha sostenuto che se è guarito vuol dire che prima era malato. Questa è una tesi assolutamente sbagliata!
    Se qualcuno guarisce non significa che prima era malato nel senso di una patologia contagiosa, da evitare contatti con la persona. Guarire vuol anche dire redimersi da un male morale, da un qualcosa che si ritiene essere immorale. Come a dire che se Tizio, sanissimo, intelligentissimo e lucidissimo, secondo il mio modo di pensare sta compiendo delle immoralità che non condivido minimamente e successivamente, per merito di chicchessia, questi si redime e si comporta differentemente in modo da non compiere più quello che ritenevo essere immorale, posso correttamente dire che Tizio è guarito.

    Quindi non capisco tutto questa rabbia per le parole di Povia. Me la spiego soltanto con lo smacco di una bruciante verità.

    Io ritengo che l'omosessualità dipenda in generale da più fattori, in taluni casi genetici, in altri situazionali, in altri istintivi, in altri culturali, ecc. quindi non si può trovare un motivo univoco per spiegare il manifestarsi dell'omosessualità.
    Mi voglio soffermare di più sui casi di omosessualità situazionale, ovvero quei casi di omosessualità non dovuti a motivi genetici. Sono quei casi di persone eterosessuali che si lasciano trascinare da un pensiero omosessuale e si ritrovano a vivere situazioni non del tutto desiderate. C'è chi poi riesce difficilmente a tornare indietro, magari si vive un'esperienza di qualche anno e poi si ritorna sui propri passi. C'è chi lo fa per moda, chi perché si ritiene essersi realizzato, chi per noia, chi per provare emozioni nuove perché ormai si è stancato della solita routine, ecc.
    Ho conosciuto diverse ragazze che mi hanno confessato di essere diventate lesbiche perché deluse dai maschi, perché era una cosa che desideravano provare, e hanno convissuto in coppia con una ragazza per molto tempo, anche anni, ammettendo di aver provato emozioni sessuali mai provate con gli uomini.

    Ora Povia sta cantando una canzone, magari scritta pensando a uno o due amici che da omosessuali sono diventati eterosessuali, ma non è una legge che deve per forza riguardare tutti. Lui poi è liberissimo anche di credere che tutti gli omosessuali possano "guarire" ma da qui a prendersela in questo modo per una canzone lo trovo assurdo.

    Io sto dalla parte di Povia e mando un applauso a chi se l'è sentita di farlo cantare. Agli omosessuali dico di non prendersela, ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero.
    Una mia cara amica lesbica aveva il fidanzato, sono stati insieme un po' di anni, poi lei l'ha mollato perché si è sentita attratta da alcune sue amiche e ora ne ha già cambiate 4....ma io non la vedo felice, anzi sta sempre incazzata, ce l'ha col mondo intero, io glielo dico che ha bisogno di un ragazzo ma lei orgogiosa dice che non è vero, dice che è lesbica e che deve solo trovare la ragazza giusta.

    Io mi auguro tantissimo che almeno gli omosessuali tipo questa mia amica si facciano convinti che sono eterosessuali e che se hanno avuto il periodo omosessuale non è un delitto ammettere che quel periodo è finito. E non si tratta di guarire, se questa parola vi dà fastidio evitiamo pure di usarla. L'importante è che tornate tutti a essere quello che siete veramente.

    Era tardi, volevo scrivere poco e invece mi son fatto prendere e s'è fatto tardissimo, ora vado a dormire qualche ora.
     
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  14. stemil
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    "male morale????"
    ma di che cosa parli????
    io l'unico male morale che vedo in questo paese è l'ipocrisia e l'incapacità di comprendere gli altri. spero di averti frainteso!

    se poi il testo di Povia fosse diverso da quel che mi aspetto tanto meglio
    io comunque i suoi dischi non li ho mai comprati e mai li comprerò, e a dir la verità c'è il rischio come dici tu che sia tutta una montatura visto che sanremo non se lo guarda più nessuno....
     
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  15. miciobicio
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    CITAZIONE (Tasbuno @ 11/1/2009, 04:21)
    si facciano convinti che sono eterosessuali e che se hanno avuto il periodo omosessuale

    Il tuo è già finito...
    o deve ancora cominciare...? -_-
     
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42 replies since 4/1/2009, 22:45   464 views
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