lo metto qui

ma se va spostato spostate pure...

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  1. stemil
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    questa che segue è la presentazione di un gruppo facebook, e visto che mi ha colpito volevo rendervene partecipi,se vi va date un occhiata e poi... fate voi. bacio
    ste
    Questo gruppo nasce per aiutare Anita Pietropaoli, 34enne di Fiumicino, residente in via Bruno Caleari 3, palazzina R Interno 4, che all'età di 32 anni è stata colta da aneurisma cerebrale e vive una realtà ai limiti dell'incredibile. La disumanità che c'è in giro è rivoltante. Sia chiaro a tutti, sì, anche a te che stai leggendo: non è un gruppo che punta a chiedere soldi. Anita Pietropaoli è catatonica, vive come un vegetale e non esistono cure o viaggi di fortuna in America che possano darle indietro la sua autonomia, il gusto di godere la vita, il privilegio e la gioia di dare una carezza a sua figlia Chiara di 15 anni o il piacere di abbracciare o dialogare con suo marito Francesco Secci, operaio di 37 anni che ha dedicato la propria vita per assistere sua moglie e crescere sua figlia.

    Francesco chiede soltanto un appartamento agibile per poter curare Anita, poichè l'appartamento in cui vive è angusto e inadatto a una donna in quelle condizioni, tanto da non potersi muovere con la carrozzina spinta dal marito. Francesco Secci, infatti, deve prendere in braccio Anita per portarla in cucina, in bagno o in soggiorno. Oltretutto, nella casa popolare in cui vive, gestita dall'ATER, stanno facendo dei piccoli lavori di ristrutturazione e la polvere che entra in casa è altamente nociva per la salute precaria di Anita. Vivere in un contesto del genere è a dir poco disumano in quanto nessuno ha mai alzato la voce per aiutare questa famiglia.

    Francesco Secci, marito di Anita, chiede da tempo all'ATER (di cui il Presidente di provincia Romolo Rea non ha poteri decisionali) un appartamento agibile per poter curare Anita, poichè l'appartamento in cui vive è angusto (40mq) e inadatto a una donna in quelle condizioni, tanto da non potersi muovere con la carrozzina spinta dal marito. Nello stabile, al 2° piano, e con scale ripide e strette, manca anche l'ascensore, ergo: Anita è murata viva!!! Ogni qualvolta il signor Secci deve portare Anita a fare delle visite mediche, la deve prendere in braccio e farla scendere per le scale con l'alto rischio di farla cadere. Ci rendiamo conto?

    Francesco Secci, inoltre, deve prendere in braccio Anita per portarla in cucina, in bagno o in soggiorno. Oltretutto, nella casa popolare in cui vive, gestita dall'ATER, stanno facendo dei piccoli lavori di ristrutturazione e la polvere che entra in casa è altamente nociva per la salute precaria di Anita. Vivere in un contesto del genere è a dir poco disumano in quanto nessuno ha mai alzato la voce per aiutare questa famiglia.

    Vi chiedo di far sì che si possa dare a questa famiglia un appartamento dignitoso e agibile per Anita, magari tramite un "cambio casa", di almeno 60mq e a piano terra.

    Chiedo a tutti voi di scrivere una semplice email all'ATER affinchè si dia una mossa per risolvere la situazione. E' sufficiente una email. Non fate i pigri, vi prego, scateniamo l'inferno e... ricordatevi: quel che facciamo in vita, rieccheggia per l'eternità.

    Un abbraccio,
    Massimo Lorusso


    SCRIVETE A [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected] di un gruppo di FB. se vi va date un occhiata e poi decidete se vi interessa...
     
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0 replies since 29/4/2009, 18:09   224 views
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